Quello che rimarrà


Il Voyager Golden Record

A parte i messaggi radio lanciati appositamente, a parte ogni genere di onda radio e video da noi prodotta che si propagherà nello spazio per sempre, a parte la placca nel Pioneer 10 ed il gemello nel Voyager 2, il "Voyager Golden Record", un disco placcato d'oro fissato sul Voyager 1, sarà tutto quello che rimarrà di noi e di quel secolo scellerato che fu il '900, anche tra decine, forse centinaia, di migliaia di anni. Basti pensare che raggiungerà la stella più prossima al nostro sistema solare solo tra 40 000 anni. Poi ci sono obiettivi più ambiziosi, come l'avvicinamento a Sirio tra 296 000 anni. Sempre che il Voyager 1 sia così fortunato da resistere tanto.


Tutti sappiamo la storia di quel disco che dal 1977 vaga da qualche parte nello spazio. La mia curiosità era quella di sapere che diavolo ci fosse inciso e, cercando un po', ora posso dire di saperlo:

- 115 immagini;
- suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene;
- saluti vocali in 55 lingue;
- 90 minuti di selezione musicale intitolato: "the sounds of the hearth".

Il disco si presenta racchiuso in un rivestimento di alluminio di protezione, nonché una cartuccia ed un ago . Le istruzioni, in linguaggio simbolico, spiegano l'origine del veicolo spaziale e indicano come il disco deve essere usato. Le 115 immagini sono codificate in forma analogica. Il resto del disco è in audio, progettato per girare a 16-2/3 giri al minuto. Il disco contiene i saluti vocali, a cominciare da accadico, una lingua parlata in Sumer circa 6000 anni fa, e termina con un saluto in Wu, un dialetto cinese moderna . Dopo la sezione sui suoni della Terra, vi è un 90 minuti di selezione eclettica di musica, che comprende sia i classici orientali e occidentali e una varietà di musica etnica .

L'idea è quella di far conoscere uno spaccato della nostra storia e di noi stessi ad un ipotetico intercettatore dotato di intelligenza sufficiente a decodificare il disco, o almeno qualcuno che sia interessato a farlo.

Ma come direbbe Fermi: "dove sono tutti quanti?"

The sounds of Hearth

Qui le immagini codificate nel disco
Qui potete ascoltare i saluti in 55 lingue diverse 
Qui potete ascoltare i 90 minuti di selezione musicale:
Per sapere a che punto è la missione Voyager

Fonte:

Dal sito ufficiale della missione

Un approfondimento:

http://www.musicaememoria.com/la_storia_del_voyager.htm

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