La foresta rossa.

Luoghi terribili parte prima. Capitolo primo.

Foresta Rossa (foto by)

Una foresta morta e sepolta.

Siamo a Černobyl', in Ucraina, nelle foreste intorno alla ex-centrale nucleare, più esattamente nella Foresta Rossa.
Prima di chiamarsi Foresta Rossa, prima che la fusione del nocciolo nel reattore n° 4 il 26 aprile 1986 determinasse l'esplosione del reattore stesso, questa zona boschiva era nota come Foresta d'Assenzio.

Nei giorni dopo il disastro la Foresta d'Assenzio fu investita da una delle scie radiottive scaturite dal nocciolo del reattore rimasto ormai a cielo aperto. La foresta, composta per lo più da pini silvestre, virò dapprima verso un intenso rosso ruggine e poi morì, seccando.
Oggi la zona è riconosciuta come Foresta Rossa anche se nella realtà al di là dei nomi evocativi, si tratta di una radura spoglia e secca.

Secondo il livello di assorbimento delle radiazioni da parte dei pini, gli scienziati suddivisero l'area in quattro zone:

La prima zona.

Si sviluppa in una supeficie di 4500 ettari. In questa zona le parti esposte dei pini sono morte completamente, e gli aghi assunsero un color mattone. L'intera foresta era morta completamente.
Dunque, gli alberi morti vennero sradicati, il suolo rimosso, e tutto fu sepolto sul posto in lunghe trincee profonde un metro. Ora rimangono i tumuli radiottivi.
Tutto questo con l'ausilio di personale impiegato alla decontaminazione, ovvero i liquidatori, e di mezzi militari costruiti e pensati per l'utilizzo nel caso di una guerra nucleare

Mezzi dei liquidatori all'opera.

 Il BAT-M nel cimitero dei mezzi utilizzati a Chernobyl

La seconda zona.

Questa zona è caratterizzata da sub-lesioni che hanno ucciso il tra il 25 ed il 40% degli alberi e gran parte del sottobosco. Dei sopravvisuti, il 90-95% seccò successivamente.

La terza zona.

Area di danno medio. Si registrò la perdita della gran parte dei giovani germogli, ingiallimento in alcune zone della chioma ed anomalie nella crescita, tuttavia, queste piante hanno mantenuto la loro vitalità.

La quarta zona.

 Zona di basso danno. Si registrarono solo alcune anomalie nella crescita.

La natura oggi.

Tutto il territorio nel raggio di 30km dalla ex-centrale fu evacuato e dichiarato "zona di alienazione". Tuttora è inacessibile ai civili, e lo sarà per molti decenni a venire. Alla luce di questo, la natura ha così potuto svilupparsi autonomamente.
A distanza di due decenni ed oltre, si possono osservare le mutazioni delle specie animali e vegetali che, a causa della maggior resistenza alle radiazioni ed alla velocità del susseguirsi delle generazioni, hanno saputo adattarsi al nuovo ambiente. Ancora una volta la natura ha vinto sui danni umani. Una natura però con caratteristiche completamente diverse da quella che conosciamo. E della quale non conosciamo lo sviluppo futuro.

http://chornobyl.in.ua/chernobyl-zone-photos.html

La Foresta Rossa da ascoltare:

Chernobyl - Red Forest : Day1 - Live @ VintageCafè (SS)- 06/04/2012
Chernobyl - Red Forest : Day2 - Live @ VintageCafè (SS)- 06/04/2012
Chernobyl - Red Forest : Day3 - Live @ VintageCafè - 06/04/2012 
If These Trees Coul Talk - Red Forest

 

Fonti:

Sepoltura della Foresta Rossa ("Red Woods")
Chernobyl: Storia di un'Apocalisse
Disastro di Černobyl'
Рыжий Лес
Wikimapia 

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