L'odore degli iceberg.



L’odore degli iceberg. Oggi ho conosciuto qualcosa che non conoscevo. O almeno, per spiegarmi meglio, potrei dire che qualcosa al quale attribuivo un determinato significato, in realtà ne aveva un altro. In pratica conoscevo l’oggetto, ma non il soggetto. Anzi, credevo di conoscerlo.
Ora, osservando la mia immagine dell’oggetto sotto questa nuova luce soggettiva, intuisco le ombre anche sulla sua vera natura oggettiva. In conclusione, non so come sia fatto un iceberg. Eppure mi ci riconoscevo e, mi ci riconosco tuttora. Che la parte visibile di un iceberg sia solamente il 10% della totalità è noto, che sia gelido pure. Ciò che ipotizzo e posso immaginare è il colore: un bianco/azzurro. Ciò che fatico ad immaginare è la sensazione nel vederlo da vicino. Ciò che assolutamente non immaginavo è il suo odore.

Un iceberg odora di putrefazione.
A causa, credo, di tutti quegli organismi morti intrappolati da chissà quanti anni che riaffiorano durante il lento processo di scioglimento.


Una carcassa alla deriva.

Ecco qui. L’intima natura di un iceberg.

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