Io contesto la validità.

Io contesto la validità, e di conseguenza l'importanza, di una ragione coltivata con qualsiasi mezzo diverso dalla logica astratta. Contesto, in particolare, la razionalità che proviene dallo studio della matematica. La matematica è la scienza che si occupa delle forme e delle quantità. Il ragionamento matematico non è altro che la logica applicata alle osservazioni sulle forme e le quantità. Il grande errore sta nel supporre che le verità dell'algebra pura siano verità astratte o generali. Questo errore è così marchiano che mi stupisco al vederlo accettato da tutti. Gli assiomi matematici non sono veri in assoluto. Quel che a buon diritto si può dire di una relazione – della forma e della quantità – è spesso grossolanamente sbagliato se viene riferito per esempio alla morale: qui, che la somma delle parti sia maggiore del tutto, è molto spesso falso. In chimica, l'assioma non è valido. Non è valido neanche se abbiamo a che fare con il movente di un'azione: quando esiste più di un movente, ognuno di un valore determinato, il loro valore complessivo non è necessariamente uguale alla somma delle parti. E molte altre verità matematiche sono tali soltanto entro i limiti delle relazioni. Argomentare sulla base di queste verità limitate scambiandole per verità assolute è tipico dei matematici; del resto la gente si è convinta che queste verità siano applicabili in qualunque ambito.

Edgar Allan Poe - La lettera nascosta

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